
La confusione
Non se a voi sta capitando in quest’ultimo tempo, ma è me
sta capitando molto spesso. Mi nasce nel cuore un senso di confusione e
smarrimento di fronte a ciò che sta accadendo nella nostra società. Provate
fare attenzione alle riflessioni che nascono dal mondo politico. Trovate nella politica qualcosa d’interessante? Stessi discorsi, stesse parole. Non hanno un minimo di
fondamento filosofico. Io credo che un po’ di gente dovrebbe tornare da Socrate
o Platone per risvegliare i concetti di Polis e cosa significa essere servitori
di una Polis. Essere a capo di persone bisogna almeno avere un’esperienza di
umanità, aver provato che cosa significa essere poveri, non avere un lavoro, una
casa. Se sono passato attraverso queste esperienze, potrò lottare per chi si
trova in questa situazione. Altrimenti non mi sfiora il problema. Chi sceglie
di entrare in politica non deve difendere i suoi diritti ma di chi è in difficoltà,
economica, lavorativa, abitativa. Quando a fine mese c’è uno stipendio
garantito e non da poco, vai a dormire tranquillo. Il politico dovrebbe essere
esempio di vita per tutti, invece oggi vediamo uno scenario che genera
confusione e ti chiedi, MA CHI MI RAPPRESENTA LA DENTRO. Quando c’è confusione
non sai dove andare e tutta la tua vita diventa pesante. Lottiamo per un mondo
migliore di gente onesta e non deviata dagli obiettivi per cui dono pagati.