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venerdì 3 aprile 2020

CARO PAPA FRANCESCO TI SCRIVO PER DIRTI UNA COSA IMPORTANTE ...



Caro Papa Francesco ti scrivo questa lettera, pensando che tu possa leggerla, per dirti grazie per quel bellissimo gesto che hai fatto camminando da solo nella piazza san Pietro vuota. Rappresentavi tutti noi soli nelle nostre case. Anche se qualcuno a qualcosa da dire non importa, sono persone che non capiscono il significato, perché sono superficiali. Oggi ti scrivo perché in questi giorni meditavo il capitolo primo del vangelo di Giovanni. Il cosiddetto prologo. Nei primi versetti si dice: “In principio c’era colui che è “la Parola” Egli era con Dio. Egli era Dio. Egli era dal principio con Dio. Per mezzo di Lui Dio ha creato ogni cosa. Senza di lui non ha creato nulla. Egli era la vita e la vita era la luce per gli uomini. Quella luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta” Gv 1, 1-5.

Sai Papa Francesco mi ha colpito molto questo, nonostante le tante volte che ho meditato, perché oggi mi ha detto una cosa particolare. Qui si parla di Gesù che è la vita del Padre, come i figli sono la vita dei genitori, perché sono stati generati da un amore. Dio che è Padre genera Gesù il Figlio che è la sua vita e il tutto di Lui. Gesù vita-luce, non solo del Padre ma anche degli uomini, perché ci è stato messo nelle nostre mani. Quello che Dio aveva di più caro l’ha dato a noi, ha posto nelle nostre mani Gesù. Noi che cosa ne abbiamo fatto di Lui? Come ci siamo comportati con questo dono unico e meraviglioso? L’abbiamo messo in croce, perché non ci piaceva quello che diceva di Dio che è Padre, che perdona i nostri peccati e li dimentica. Il dono più bello che è stato fatto nella nostra vita l’abbiamo fatto fuori, perché pensavamo di fare a meno di Lui. Oggi stiamo vivendo un momento di tenebra, di paura e Lui che ci è stato donato è la luce che sconfigge le tenebre. Dove è Lui in questo momento? Caro papa Francesco noi uomini abbiamo pensato che potevamo fare a meno dell’amore di Dio e del suo Figlio. Ci accorgiamo che siamo deboli, incapaci davanti a un virus perché mette in risalto la nostra fragilità. Il Padre ci ha donato Gesù perché è la nostra forza, la nostra luce, il nostro coraggio, il nostro essere figli di un Padre. Speriamo Papa Francesco che questo momento faccia riscoprire il dono che ci è stato fatto e impariamo a custodirlo e donarlo gli uni gli altri.

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martedì 31 marzo 2020

#AMARSIPERAMARLA. DEDICHIAMO UNA GIORNATA ALLA NOSTRA MADRE TERRA




Ormai siamo tre settimane chiusi in casa. Forse se va bene per la fine di aprile ci daranno la possibilità di uscire. Ogni giorno penso a quanto bene stiamo facendo alla Madre terra. Ne ho parlato in un post settimana scorsa. Madre terra sta respirando e si sa mai che questo nostro fermarsi faccia ritornare tante cose che abbiamo perso. Ho pensato che sarebbe bello lanciare una domenica al mese che tutti ci fermiamo, non in casa ma proviamo a non usare macchine tutto ciò che può inquinare per dare un respiro a questa Madre terra, perché possa continuare nel donarci tutto quello che abbiamo bisogno. In Vatican news è stato pubblicato un testo di Papa Francesco che parla proprio delle nostra cara Madre terra e sentite cosa dice in questo passaggio: “Per questi motivi, la svolta non potrà venire semplicemente dal nostro impegno o da una rivoluzione tecnologica: senza trascurare tutto ciò, abbiamo bisogno di riscoprirci persone, cioè uomini e donne che riconoscono di essere incapaci di sapere chi sono senza gli altri, e che si sentono chiamati a considerare il mondo intorno a loro non come uno scopo in sé stesso, ma come un sacramento di comunione. In questo modo i problemi di oggi possono diventare delle autentiche opportunità affinché ci scopriamo davvero una sola famiglia, la famiglia umana”. Eccovi il link se volete leggere tutto il testo https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2019-10/papa-francesco-libro-lev-nostra-madre-terra-crisi-ecologica.html. Io lancio questa proposta di dedicare un atto d’amore a questa Madre terra un giorno al mese o ogni due mesi, ci fermiamo per essere una famiglia che ama sua madre. Facciamo girare e speriamo che possa diventare realtà e che tanta gente possa aderire. Questo è lo slogan #amarsiperamarla (Amarsi per amarla). 
















domenica 22 marzo 2020

“PERCORRI L'UOMO E ARRIVERAI A DIO” S. Agostino




Questa mattina nella mia riflessione quotidiana mi sono imbattuto in questa frase di s. Agostino che mi ha fatto riflettere su tante cose che da tempo, da molto sto pensando. Percorri l’uomo. Cosa significa percorri l’uomo? Cammina sulle sue strade, dove ogni giorno incontra le difficoltà della vita, le sofferenze, le debolezze, i tradimenti e gli abbandoni. Ognuno di noi ogni giorno ha qualcosa che lo fa soffrire o che deve affrontare. Mettersi su quelle strade dove senti l’umano. Oggi siamo di fronte a una situazione che ci pone delle domande: abbiamo percorso le strade dell’uomo in questo ultimo periodo della storia? Quanto ci siamo preoccupati dell’uomo, più che degli interessi personali? Proviamo a volgere lo sguardo intorno a noi di fronte ai vari mondi che ci circondano, che poi sono quelli che hanno il potere delle decisioni. Quanto questi personaggi hanno percorso l’uomo. QUANTO? Chiediamocelo. Tutti sono bravi nel fare i proclami e promesse, di avere in tasca la soluzione migliore, ma quanti si sono chinati su l’essere umano e l’hanno preso in braccio come il buon samaritano del vangelo e si sono presi cura di lui. Su quella strada erano passati personaggi più importanti, ma nessuno si era fermato, un samaritano che non contava nulla si prese cura di lui. Oggi scopro che quello che pensavo da molto tempo si sta realizzando e si rende concreto. La verità prima o dopo viene fuori basta solo attendere. In questa nostra storia della vita abbiamo dimenticato l’uomo e ci siamo preoccupati solo di altro per i nostri interessi personali, non importa se distruggiamo la terra, non importa chi muore di fame, non importa se gli anziani rimangono da soli, non importa se un disabile non vive i suoi diritti, non importa se le donne sono vittime di violenza, non importa se devo aspettare mesi per fare una visita perché non sto bene… e ognuno metta quello che vive ogni giorno di tutto ciò. Ecco perché abbiamo dimenticato anche Dio perché abbiamo dimenticato l’uomo, perché noi siamo stati creati da Lui e dobbiamo ricordarcelo.

Vi segnalo una trasmissione che ho conosciuto questa mattina sempre per caso “O anche no” di Rai2 parla della disabilità. Molto bella e devo fare i complimenti agli autori cercatela e da vedere. Ciao buona domenica e grazie a tutti coloro che mi leggono sul blogger siete più di 8400 amici. Grazie di cuore. Se potete iscrivetevi Ciao Marco. 



















venerdì 20 marzo 2020

PERSEVERARE? SPERARE?





Perseverare? Sperare?
Questa mattina mentre leggevo alcuni versetti di san Paolo che scrive alla comunità di Roma sono rimasto colpito da questi versetti: “Sappiamo che la sofferenza produce perseveranza, la perseveranza ci rende forti nella prova, e questa forza ci apre alla speranza. La speranza poi non porta alla delusione, perché Dio ha messo il suo amore nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci ha dato” (Rm 5,3-5). Queste parole sono state scritte 2000 anni fa, ma credo che valgono anche oggi in questo tempo che ci è chiesto di perseverare e che la speranza che è in noi non deluderà. Chi non persevera è chi non crede in un futuro migliore. Perseverare è un atteggiamento che dobbiamo avere sempre di fronte alle difficoltà della vita. La speranza è un sentimento che ci dimostra che crediamo in qualcosa di diverso che oggi stiamo vivendo. Mi sono chiesto: Io sono perseverante? So sperare in un futuro diverso da quello attuale? Certo! Se credo in Colui che ha generato questo mondo e che ha fatto una cosa straordinaria quella di sconfiggere il male, qualunque esso sia anche tante volte quando ci sembra che questo non succede. Quante volte ci troviamo di fronte a catastrofi, malattie che ci pongono le domande: Dio dove sei in questo momento? Lui c’è sempre siamo noi che facciamo fatica nel vederlo e sentirlo. Questa domanda si sono posti anche i suoi discepoli coloro che seguivano Gesù: Dio dove sei? Stanno uccidendo tuo Figlio e tu non fai nulla? Però Dio ha fatto la cosa più grande ha risuscitato Gesù ha sconfitto la morte, quella che noi temiamo di più. Quando muore una persona smette la nostra relazione con lui. Gesù risorto torna a relazionarsi con i suoi discepoli. Credere non è così scontato. Credere non lo impari dietro la porta. Credere possiede come base una relazione con Dio. Solo nel momento in cui io entro in relazione con Lui, io crescerò nella fede. Non abbiamo paura di questa relazione, abbiamo il coraggio di entrare in relazione con Lui. Il mio prossimo libro che uscirà in autunno sarà incentrato su questo tema. Ciao buona continuazione.






mercoledì 18 marzo 2020

HO SAPUTO DIRE GRAZIE?




In questi giorni pensavo alla mia vita e ho pensato a quante volte ho saputo dire “Grazie” a tante cose, alla vita, a Dio, ai miei genitori, alle persone che mi vogliono bene, anche a chi ha fatto un gesto d’amore o di cortesia. Eppure dire “Grazie” non è così scontato. Parlo di me che tante volte mi sono dimenticato di dire “Grazie” per un messaggio che mi è arrivato, mi sono dimenticato di dire “Grazie” a una persona che mi ha fatto un piacere che gli avevo chiesto. Mi sono dimenticato di dire “Grazie” anche a chi mi ha fatto soffrire, perché quella sofferenza mi ha cambiato, mi ha fatto sentire che devo imparare nel scegliere le persone che metto sulla mia strada. Mi sono dimenticato di dire “Grazie” a chi mi ha usato per i suoi fini, perché ho imparato che nella vita non tutti sono buoni, ma ci sono persone che di te non interessa nulla. Mi sono dimenticato di dire “Grazie” anche a chi mi ha voltato le spalle perché ha ascoltato i pettegolezzi di corridoio e non ha avuto il coraggio di chiedermi la verità. Mi sono dimenticato di dire “Grazie” a chi diceva di essere mio amico ed è sparito nel nulla nonostante i miei messaggi di chiarimento. Saper dire “Grazie” è segno di vita, di essere riconoscenti sia chi ci ama e sia anche a chi ci ha fatto del male. Il “Grazie” più grande per me va a Dio per la pazienza che ogni giorno a con me, amandomi per ciò che sono e non ciò che vorrei essere. 



















domenica 15 marzo 2020

A CHE COSA SERVE IL SILENZIO?







IL GRANDE SILENZIO
Che valore può avere il silenzio nella nostra vita? Siamo capaci di rimanere in silenzio? La situazione attuale ci ha posto in un silenzio che fa riflettere e pensare su tante cose della vita e ribadisco il primo di tutti è il RISPETTO del prossimo e del lavoro che il personale sanitario sta facendo. Il silenzio ci porta a tre atteggiamenti:
  1. Ascolto di se stessi. Quando siamo in silenzio possiamo metterci in ascolto di noi stessi, del nostro cuore, alla scoperta di chi siamo, cosa desideriamo e dove vogliamo andare;
  2. Ascolto degli altri: quante volte ci mettiamo in un vero ascolto degli altri? Presi dalla frenesia della vita ci troviamo di non sapere ascoltare. Oggi tutto è fermo e possiamo stare in ascolto di chi ci parla e vuole dirci che cosa sta vivendo, la sua storia, i suoi desideri e le sue aspettative;
  3. Ascolto del creato: anche la natura gli animali che stanno intorno a noi hanno qualcosa da dirci in questo momento che la vita ci ha fermato. Ascoltiamo che cosa vogliono dirci e capiamo se siamo stati capaci di rispettarli.

Non per ultimo ci sarebbe un’altro ascolto che è quello di DIO. Da millenni Dio ci parla attraverso la sua Parola, ma noi non siamo stati capaci di ascoltarlo di capire quello che voleva dirci. Eppure Lui è rimasto in costante ascolto di noi, ma noi non ci siamo rivolti a Lui pensando di dimenticarci di Colui che ogni giorno ci insegnava e ancora oggi ad amare. Il silenzio è d’ORO non dimentichiamolo e non avremo paura di questo tempo se sapremo metterci in ascolto di quello che Dio vuole dirci in tutto questo. Dopo non sarà più come prima, ma qualcosa cambierà dipende da noi. Ciao buona serata di ascolto.  











domenica 16 giugno 2019

UN SILENZIO D'AMORE







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Ho scelto questa frase perché mi ha colpito per la sua profondità con il tema del silenzio.  In tutti questi anni della mia vita momenti di silenzio sono stati tanti come racconto nel libro “Loro e (D) io” editrice Pathos. Anche oggi è un tempo di silenzio. Silenzio che non capisci quello che succederà. Silenzio che cerchi di intuire che cosa Dio ha in mente solo per te ma anche per chi è intorno a te. Sei immerso in questo silenzio d’amore e sai che Dio agirà, ma non quando, come e dove esploderà il suo amore. In questo tempo ti fai mille domande, se hai sbagliato come qualcuno ti dice, oppure se ti sei buttato troppo avanti in quello che volevi fare. Molti vengono per darti consigli pensando di aiutarti, quando dentro di te il dialogo con Lui è aperto e che Lui non smette mai di farti sentire il suo amore. Ci riempiamo spesso la bocca di parole dando consigli e non conoscendo la verità. Conoscere la verità, prima di giudicare. Pettegolezzi e giudizi stanno uccidendo il bello e il buono. Per emettere giudizi e sentenze bisogna prima essere a posto dentro e poi potrò parlare ma senza giudicare. In questi mesi sono state fatte tante parole su di me, nel bene e nel male. Avevo chiesto di poter incontrare coloro che mi accusavano, ma non mi è stato concesso di conoscere nome e cognome di questi farisei che pensavano di servire la verità consegnandoti all'autorità. Persone che si nascondono e non hanno in coraggio di venire a dirti in faccia quello che pensano. Costoro sono seminatori di morte e non di luce. Solo stando nel silenzio d’amore puoi conoscere e comprendere la verità. Questo è il tempo che sto vivendo oggi, sono davanti a Dio e so che Lui è lì davanti a me e dona il suo amore come sempre. Lui è lì per vedere quanto sono capace di stare e aspettare. Non è facile perché tante volte ti viene la voglia di mollare tutto, ma poi ti fermi e dici so che tu mi parlerai e mi dirai quello che dovrò fare nella mia vita come hai sempre fatto. Non mi resta che stare ai bordi del silenzio e aspettare che Lui parli e manifesti nella sua pienezza tutto l’amore che ha per me. Un abbraccio nel silenzio a tutti buona domenica Marco.  




















giovedì 13 giugno 2019

UNA PREGHIERA PER OUTSIDER



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CARI AMICI DOMANI VENERDÌ' 14 GIUGNO ALLE ORE 19 CHIEDO A TUTTI DI UNIRSI A ME PER PREGARE PER OUTSIDER AFFINCHÉ' LA BENEDIZIONE DI DIO SCENDA SU QUESTA PICCOLA REALTÀ' POSSA CONTINUARE NEL FARE IL BENE, TROVARE UNA NUOVA CASA E IL SOSTEGNO FINANZIARIO. GRAZIE A TUTTI COLORO CHE SI UNIRANNO A NOI AL DI LA' DI OGNI CREDO ELEVIAMO AL CIELO LA NOSTRA PREGHIERA CHE IL PADRE CELESTE CI RIEMPIA DI TUTTE LE GRAZIE CHE ABBIAMO BISOGNO. UN ABBRACCIO A TUTTI. NOTTE. 






















venerdì 31 maggio 2019

COSA COMUNICA UN LIBRO



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Quando vediamo la copertina di un libro pensiamo o immaginiamo quello che c'è dentro. Poi quando lo leggiamo ci troviamo davanti a qualcosa di diverso. Il libro "Loro e (D) io" è stato classificato negli scaffali come un libro religioso. E' un libro di vita. E' vero che dentro si parla del mio rapporto con Dio e vado ad incontrare personaggi dell'Antico testamento, ma non è un libro teologico o filosofico. In questo libro ho voluto far emergere le mie difficoltà della vita e come io ho affrontato queste difficoltà- Certamente c'è là componente Dio che fa da sfondo continuamente ma ciò che emerge è la mia relazione quotidiana con al realtà. proviamo pensare le difficoltà tutti i giorni nel mantenere le relazioni con le persone. Quante volte vorremmo mandare al paese qualcuno perché siamo stanchi di averlo in mezzo ai piedi. La relazione ha una dimensione orizzontale è verticale. Mi piacerebbe sapere che ha letto il libro che cosa ne pensa. Consigliereste il mio libro a qualcuno? Mi fate sapere? Ciao grazie.  





















mercoledì 29 maggio 2019

Il compleanno









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Domani sarà il mio compleanno e oggi pensavo a come sono arrivato a questo compleanno.  La vita mi ha riservato quello che non mi aspettavo. Oggi vivo in povertà sperando che la Provvidenza  continui ogni giorno del darmi quello di cui ho bisogno. Saper credere anche quando non c'è più nulla, quando all'orizzonte è buio e sai che il sole deve sorgere. Per poter trasmettere la fede agli altri, bisogna prima viverla. In questi la grande delusione è stata da parte di tanti religiosi che ho condiviso la vita per tanti anni non si sono fatti mai più sentire, come se io non fossi mai esistito in quella realtà. Credetemi che è dura pensare che dopo 37 anni dover cambiare totalmente la tua vita. Questo sarà il mio compleanno domani sereno, ma con sofferenza nel cuore. Non stupitevi mai di come l'essere umano si trasforma e ancor più quando dovrebbe testimoniare altro invece manca la coerenza. Scusate questo mio sfogo, ma sono stato in silenzio tutti questi mesi e dato che ormai sono 58 ho voluto condividere questa ferita nel cuore. Un abbraccio a tutti e grazie a tutti quelli che in questo tempo mi sono stati vicini. 



















il secondo libro dopo "loro e (D) io" ?


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In queste settimane sto terminando il secondo libro dopo "Loro e (D) io". Questo secondo libro mi ha portato all'incontro con personaggi speciali che mi sono emozionato perché mi hanno trasmesso amore perché loro stessi si sono sentiti amati. Per chi ha letto già "Loro e (D) io" pubblicato dagli amici di Pathos edizioni, questo libro sarà la continuazione. Mi ha fatto pensare questo nuovo libro che tante volte la fatica della vita ti fa perdere l'obiettivo di sentire dentro l'Amore di quel Dio che ogni giorno non smette mai di amare. Domani è il mio compleanno e devo dirvi che non è facile perché in questi mesi ho vissuto un grande cambiamento di vita. Oggi vivo ancora di Provvidenza e posso capire chi è senza lavoro e che devi vivere l'essenziale non ti puoi permettere niente di più, neanche andare la cinema perché quei quattro soldini li devi tenere da parte per pagarti le spese vive. Oggi posso dire che vivo in povertà nell'attesa di un lavoro e mi sento unito a tanta gente che vive le mie stesse condizioni. E' facile riempirsi la bocca di proclami quando abbiamo le tasche piene. Quando sono vuote ti accorgi che anche la briciola è un valore che devi custodire. Ciao buona serata a tutti. Marco.