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mercoledì 25 marzo 2020

SPERARE IN UN DOMANI MIGLIORE. LA STORIA DI MADDALENA.




Oggi ho voluto per curiosità fare una ricerca.  Non vi siete mai chiesti quante persone muoiono al giorno di tumore? Ogni giorno secondo un  articolo di Repubblica del mese di settembre 2019 dice che ne muoiono 485 al giorno. Sono rimasto allibito non sapevo he i numeri erano così alti. Qui trovate il link di rifermento. 
 Però voglio anche lasciarvi un storia di Maddalena che ha combattuto la malattia quando a 15 anni gli hanno diagnosticato un tumore. La speranza è l'ultima a morire. Buona lettura. 

domenica 26 gennaio 2020

MAI PIU'! MAI PIU'! dice Papa Francesco




Schede didattiche per la scuola primaria, giochi, disegni da colorare, enigmistica,quiz, sculture di carta, attivita' educative e didattiche,


Oggi Papa Francesco ha gridato “Mai più! Mai più!” diverse volte riguardo a quello che è successo nei campi di sterminio nella seconda guerra mondiale. Mi sono fermato nel pensare a quello che sta succedendo in questo periodo della nostra storia, si fomenta l’odio, si scrive sulle porte quello che si scriveva durante la guerra. Chi compie queste barbarie sono degli emeriti ignoranti che non sanno che cosa è il dolore o la sofferenza di chi ha vissuto tutto questo.  Milioni di persone sono morte in quei campi senza far più ritorno a casa. “Mai più!” grida Francesco e io mi unisco a Lui in questo grido nel dire che non deve più accadere una cosa di questo genere. Che esseri umani siamo che desideriamo la sofferenza e la morte degli altri. Queste persone che inneggiano al passato vadano in quei posti si fermino la dentro e sentano le voci che gridano, la puzza umana che c’era. E’ dignità tenere le persone in quelle condizioni? E’ dignità togliere la libertà alle persone che non hanno commesso una colpa? E’ dignità vedere morire i un bambino e adulti? E se quel bambino e gli adulti fossero uno di loro di coloro che oggi inneggiano al quel passato, saresti felice che tuo figlio o tua moglie o tuo marito venga trattato in quel modo o ucciso. “Mai più” un orrore di quel genere e lo dico perché per l’esame di maturità ho fatto una tesina riguardo alle atrocità inflitte alle persone disabili, mi si stringeva il cuore nel leggere cosa gli hanno fatto. Io spero che tutti ci impegniamo contro costoro che fomentano l’odio nei confronti di altri esseri umani che non hanno colpa. Grazie Papa Francesco di questo tuo grido, sappi che mi unisco a te. Marco. 

















giovedì 28 novembre 2019

Caro Giuseppe scusaci per quello che vedi



Risultati immagini per volto africano  che sorride

Caro Giuseppe (nome inventato) scrivo a te questa sera. Ti ho visto l’altro giorno che chiedevi l’elemosina sulla strada. Ogni giorno incontro tuoi occhi la tragedia umana di un uomo che non è riuscito nel realizzarsi perché non possiede una casa e un lavoro. Mi chiedo che vita fai, dove dormi e come campi. Ogni giorno ti regalo un sorriso perché non ho grandi possibilità economiche, ma un sorriso non ha prezzo e posso donartelo tutto le volte. Tu ogni volta mi guardi con quegli occhi neri grandi e mi fai un sorriso stupendo dove mi mostri i tuoi denti bianchi. Grazie per questo sorriso mi fa sentire che non ci sono barriere tra me e te e che potrei trovarmi io lì in ginocchio nel chiedere i soldi per la mia povertà. So che cosa significa non avere soldi. Sai dopo trentasette anni della mia storia in una comunità me ne sono andato e mi sono stati dati quattro spiccioli per tre mesi e poi più nulla. In quest’anno ho capito che cosa significa essere poveri, senza un lavoro e uno stipendio e devi tendere la mano perché qualcuno ti aiuti. E’ umiliante e mio padre mi diceva questa sensazione che aveva vissuto dopo la guerra perché non avevano soldi e doveva fare la questua per campare. Poi mi giro dall’altra parte e vedo Renzi che si è comprato una casa da 1.300.000 euro Cristina Cabotto che deve vendere negozi e case perché indebitata di 2.500.000 euro con il fisco. Questa è l’Italia fatta di tanti poveri e di gente che ha troppi soldi e li butta. Caro Giuseppe mi chiedo, dove stiamo andando. La centralità dell’uomo e il rispetto del suo essere creatura dove sono finiti. Il mondo è fatto di egoisti e di quelli che subiscono l’egoismo vivendo la povertà. Perdonaci Giuseppe di quello che vedi ogni giorno in questa Italia che sta andando alla deriva dimenticando i valori della vita e rispetto del prossimo. Buona notte e spero che tu abbia un posto dove dormire non certamente la villa di 1.300.000 euro. 


















mercoledì 20 novembre 2019

IN FONDO AL TUNNEL



Risultati immagini per IN FONDO AL TUNNEL
Non vi è mai capitato nella vostra esperienza di vita di entrare in un tunnel? Io mi ci sono trovato diverse volte. Che cos'è questo tunnel? E' un tempo in cui sembra che tutto vada storto. Sembra che la salute ti stia lasciando. Sembra che l'aspetto psicologico ti stia abbandonando. Perché arriva questo tunnel nella nostra vita? Possiamo evitarlo? Noi i tempi negativi della nostra vita vorremmo evitarli, ma non ci riusciamo perché loro arrivano quando meno li aspetti. Mi ricordo la prima volta, e ne parlo nel libro "Loro e (D)io" edito da Pathos editrice, quando ad un tratto ho iniziato nello stare male fisicamente e i medici non capivano che cosa stava succedendo. Il tunnel è un tempo che la vita ti ferma per farci prendere coscienza di noi stessi, del nostro vivere, di quello che facciamo ogni giorno. Il tunnel è un tempo che siamo soli con noi stessi. Non dobbiamo avere paura di questo tempo, ma dobbiamo viverlo bene. I tempi di sofferenza ci aprono verso l'umano della vita. Io ho visto in quest’ultimo anno che l'esperienza di sofferenza mi ha aperto gli occhi su tante cose che non conoscevo. Questo tunnel alla fine finisce e torniamo dentro la vita quotidiana in modo diverso, più sensibili in chi è in difficoltà, attenti ai bisogni degli altri. Nel tunnel non dobbiamo mai smettere di camminare per andare verso la luce che è l'amore di Lui che ci ha creati. Ciao.