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domenica 5 aprile 2020

PADRE NOSTRO ...



Padre nostro …

Quante volte abbiamo pregato con il Padre nostro. Quante volte ci siamo fermati nel pensare a questa preghiera che è una cosa straordinaria dalla prima parola. Questa preghiera nasce da una richiesta dei discepoli a Gesù: “Signore, insegnaci a pregare”. E lui inizia dicendo: “ Padre nostro che sei nei cieli”. “Padre” questa è la prima parola. Non ha detto “Dio” ma “Padre”, sarà solo nella passione che usa il termine “Dio”. Qual’è la religione nel mondo che chiama Dio come Padre. Noi possiamo farlo perché è Gesù stesso che ci ha detto di dire “Padre”. Ho meglio i biblisti dicono che Gesù abbia usato il terminePapino”. Quando nella nostra vita viene usato questo termine? Quando siamo molto piccoli usiamo il termine papino che è un termine affettuoso e il papino che prende in braccio il suo cucciolotto (figlio) e lo ascolta in quello deve dirgli. Questo è Dio con noi. Questo è quello che Gesù ha trasmesso l’immagine di un Papino che ci prende in braccio e ci ascolta nelle nostre necessità. Eppure con il passare degli anni si diventa grandi pensiamo di fare a meno del Papino e lo dimentichiamo. Eppure lui è li, sempre che ci ama allo stesso modo come un genitore ama suo figlio nonostante il figlio si dimentichi del genitore, perché è suo figlio è stato generato da Lui. Ecco perché Gesù ci ha insegnato che noi siamo generati da Dio - Papino e il desiderio del Padre è quello che noi accogliamo il suo amore. Oggi inizia la settimana santa che ci ricorderà fin dove è arrivato questo amore del Padre con la morte del suo Figlio in croce. Chiudiamo gli occhi un istante e proviamo a pensare a questo Padre che è davanti a noi, bussa alla nostra porta e ci chiede di poter entrare e riempire la nostra vita d’amore.

Caro Padre che sei nei cieli, oggi ti voglio pregare perché in questo momento in cui tutti siamo messi alla prova, noi possiamo trovare la speranza in te. Tu come un Papà ci prendi e ci metti sulle tue ginocchia e ti metti in ascolto. Abbiamo tante cose da dirti, e Tu avrai la pazienza di ascoltarci. Aiutaci Padre ad aprire il nostro cuore all'amore che unisce l’umanità ferita, che non ci saranno le differenze ma saremo figli di un unico Padre attraverso Gesù. Amen. Buona domenica delle Palme Marco.


venerdì 3 aprile 2020

CARO PAPA FRANCESCO TI SCRIVO PER DIRTI UNA COSA IMPORTANTE ...



Caro Papa Francesco ti scrivo questa lettera, pensando che tu possa leggerla, per dirti grazie per quel bellissimo gesto che hai fatto camminando da solo nella piazza san Pietro vuota. Rappresentavi tutti noi soli nelle nostre case. Anche se qualcuno a qualcosa da dire non importa, sono persone che non capiscono il significato, perché sono superficiali. Oggi ti scrivo perché in questi giorni meditavo il capitolo primo del vangelo di Giovanni. Il cosiddetto prologo. Nei primi versetti si dice: “In principio c’era colui che è “la Parola” Egli era con Dio. Egli era Dio. Egli era dal principio con Dio. Per mezzo di Lui Dio ha creato ogni cosa. Senza di lui non ha creato nulla. Egli era la vita e la vita era la luce per gli uomini. Quella luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta” Gv 1, 1-5.

Sai Papa Francesco mi ha colpito molto questo, nonostante le tante volte che ho meditato, perché oggi mi ha detto una cosa particolare. Qui si parla di Gesù che è la vita del Padre, come i figli sono la vita dei genitori, perché sono stati generati da un amore. Dio che è Padre genera Gesù il Figlio che è la sua vita e il tutto di Lui. Gesù vita-luce, non solo del Padre ma anche degli uomini, perché ci è stato messo nelle nostre mani. Quello che Dio aveva di più caro l’ha dato a noi, ha posto nelle nostre mani Gesù. Noi che cosa ne abbiamo fatto di Lui? Come ci siamo comportati con questo dono unico e meraviglioso? L’abbiamo messo in croce, perché non ci piaceva quello che diceva di Dio che è Padre, che perdona i nostri peccati e li dimentica. Il dono più bello che è stato fatto nella nostra vita l’abbiamo fatto fuori, perché pensavamo di fare a meno di Lui. Oggi stiamo vivendo un momento di tenebra, di paura e Lui che ci è stato donato è la luce che sconfigge le tenebre. Dove è Lui in questo momento? Caro papa Francesco noi uomini abbiamo pensato che potevamo fare a meno dell’amore di Dio e del suo Figlio. Ci accorgiamo che siamo deboli, incapaci davanti a un virus perché mette in risalto la nostra fragilità. Il Padre ci ha donato Gesù perché è la nostra forza, la nostra luce, il nostro coraggio, il nostro essere figli di un Padre. Speriamo Papa Francesco che questo momento faccia riscoprire il dono che ci è stato fatto e impariamo a custodirlo e donarlo gli uni gli altri.

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mercoledì 1 aprile 2020

UNA FIABA DEDICATA AI BAMBINI CI DICE COSA SUCCEDERÀ' ALLA TERRA SE CONTINUEREMO SENZA FAR NULLA. #AMARSIPERAMARLA



Ieri nel mio articolo sul blog, scrivevo come sarebbe bello poter istituire una giornata ogni tanto che tutti ci fermiamo per dare respiro alla Madre terra. Vi condivido questa bellissima fiaba  scritta da Marcella Geraci. E' breve ma leggetela perché presenta come stiamo vivendo il nostro rapporto con la terra che se non facciamo gesti concreti. Stiamo già pagando le conseguenze dei danni fatti in tutti questi anni. Dimostriamo il coraggio di volere un cambiamento. Ciao buona serata Marco. Ecco il link della fiaba. #amarsiperamarla

martedì 31 marzo 2020

#AMARSIPERAMARLA. DEDICHIAMO UNA GIORNATA ALLA NOSTRA MADRE TERRA




Ormai siamo tre settimane chiusi in casa. Forse se va bene per la fine di aprile ci daranno la possibilità di uscire. Ogni giorno penso a quanto bene stiamo facendo alla Madre terra. Ne ho parlato in un post settimana scorsa. Madre terra sta respirando e si sa mai che questo nostro fermarsi faccia ritornare tante cose che abbiamo perso. Ho pensato che sarebbe bello lanciare una domenica al mese che tutti ci fermiamo, non in casa ma proviamo a non usare macchine tutto ciò che può inquinare per dare un respiro a questa Madre terra, perché possa continuare nel donarci tutto quello che abbiamo bisogno. In Vatican news è stato pubblicato un testo di Papa Francesco che parla proprio delle nostra cara Madre terra e sentite cosa dice in questo passaggio: “Per questi motivi, la svolta non potrà venire semplicemente dal nostro impegno o da una rivoluzione tecnologica: senza trascurare tutto ciò, abbiamo bisogno di riscoprirci persone, cioè uomini e donne che riconoscono di essere incapaci di sapere chi sono senza gli altri, e che si sentono chiamati a considerare il mondo intorno a loro non come uno scopo in sé stesso, ma come un sacramento di comunione. In questo modo i problemi di oggi possono diventare delle autentiche opportunità affinché ci scopriamo davvero una sola famiglia, la famiglia umana”. Eccovi il link se volete leggere tutto il testo https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2019-10/papa-francesco-libro-lev-nostra-madre-terra-crisi-ecologica.html. Io lancio questa proposta di dedicare un atto d’amore a questa Madre terra un giorno al mese o ogni due mesi, ci fermiamo per essere una famiglia che ama sua madre. Facciamo girare e speriamo che possa diventare realtà e che tanta gente possa aderire. Questo è lo slogan #amarsiperamarla (Amarsi per amarla). 
















venerdì 27 marzo 2020

LA VITA NON FINISCE DI STUPIRE. Fulvio e sua moglie aprono a una speranza sul futuro





Introduzione
Il gioiellerie era seduto alla scrivania e guardava distrattamente la strada attraverso la vetrina del suo elegante negozio. Una bambina si avvicinò al negozio e schiacciò il naso contro la vetrina. I suoi occhi color del cielo si illuminarono quando videro uno degli oggetti esposti. Entrò decisa e puntò il dito verso uno splendido collier di turchesi azzurri. “È per mia sorella. Può farmi un bel pacchetto regalo?”. Il padrone del negozio fissò incredulo la piccola cliente e le chiese: “Quanti soldi hai?”. Senza esitare, la bambina, alzandosi in punta di piedi, mise sul banco una scatola di latta, la aprì e la svuotò. Né vennero fuori qualche biglietto di piccolo taglio, una manciata di monete, alcune conchiglie, qualche figurina. “Bastano?” disse con orgoglio. “Voglio fare un regalo a mia sorella più grande. Da quando non c’è più la nostra mamma, è lei che ci fa da mamma e non ha mai un secondo di tempo per se stessa. Oggi è il suo compleanno e sono certa che con questo regalo la farò molto felice. Questa pietra ha lo stesso colore dei suoi occhi”. L’uomo entra nel retro e ne riemerge con una stupenda carta regalo rossa e oro con cui avvolge con cura l’astuccio. “Prendilo” disse alla bambina. “Portalo con attenzione”. La bambina partì orgogliosa tenendo il pacchetto in mano come un trofeo. Un’ora dopo entrò nella gioielleria una bella ragazza con la chioma color miele e due meravigliosi occhi azzurri. Posò con decisione sul banco il pacchetto che con tanta cura il gioiellerie aveva confezionato e dichiarò: “Questa collana è stata comprata qui?”. “Si signorina”. “E quanto è costata?”. “I prezzi praticati nel mio negozio sono confidenziali: riguardano solo il mio cliente e me”. “Ma mia sorella aveva solo pochi spiccioli. Non avrebbe mai potuto pagare un collier come questo!”. Il gioiellerie prese l’astuccio, lo chiuse con il suo prezioso contenuto, rifece con cura il pacchetto regalo e lo consegnò alla ragazza. “Sua sorella ha pagato. Ha pagato il prezzo più alto che chiunque possa pagare: ha dato tutto quello che aveva”.
Oggi vi propongo la storia di Fulvio Galenca sindaco con sua moglie che in questo momento di difficoltà lanciano una speranza di vita. Ciao buona serata Marco. 


domenica 22 dicembre 2019

E' Natale Gesù. Noi uomini dove ti abbiamo messo?





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Natale! Ogni anno arriviamo a questo momento. Tutti corriamo perché dobbiamo pensare ai regali da fare alle persone che ci teniamo di più. Tutti gli anni ci mettiamo nel pensare che cosa dobbiamo fare di regalo alle persone. Se pensiamo che il dono più bello a Natale sia quello che già viviamo tutto l’anno amando chi ci sta accanto. Amare non è facile, quando pensi alle persone che ti hanno voltato le spalle, che non hanno saputo fermarsi e chiederti che cosa stava succedendo nella tua vita. Quante persone in quest’anno sono sparite senza una spiegazione e un motivo, semplicemente sparite. Tu ti chiedi il motivo di quest’atteggiamento, ma non trovi nessuna spiegazione. Eppure erano persone che ti avevano detto di volerti bene. Allora mi sono chiesto quale bene, oppure se era vero bene. Natale per me è la venuta di Gesù che ogni giorno mi dà il coraggio di affrontare questa vita, che ogni giorno mi mette dentro la gioia di andare avanti e amare. Allora per me Natale non è il 25 dicembre ma ogni giorno dell’anno quando Gesù nasce dentro di me. Caro Gesù non so quanti ti accoglieranno nella loro vita. Oggi per tanti non esisti più, altre cose hanno occupato il tuo posto. Io mi ritengo fortunato di averti con me, tu sei il più bel regalo che potevo avere nella mia vita. Vorrei poterlo donare questo grande dono, ma mi accorgo che tante volte le persone non comprendono questo dono anzi lo rifiutano. Questo mi crea sofferenza perché pensa alla vita di chi non ti desidera e il giorno in cui la vita ti chiede qualcosa di più come potranno affrontare le difficoltà. Eppure Gesù tu non hai un prezzo, non c’è bisogno di prenotarti, pensando che sei unico. Invece il resto profumi cellulari qualsiasi cosa vediamo in Tv ha un costo. Che strano tu che sei AMORE e gratuito non ti cercano il resto che si paga facciamo la fila nei negozi. Che peccato Gesù non sanno che cosa si perdono. Buon Natale sappi che a casa mia c’è posto e sarai accolto sempre con amore.  




















domenica 1 dicembre 2019

AMARE?


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Pensiamo oggi alla parola “amare”. Trova ancora posto in questa società? Tante volte ci sembra che intorno a noi non è presente l'amore, ma proviamo nel fermarci un istante e guadiamoci intorno e scopriremmo che c’è bisogno ancora di tanto amore. L’amore certamente non fa notizia. L’amore certamente non lo vedi subito, hai bisogno del cuore. L’amore ti cerca ogni giorno, ma non sai vederlo perché presi dalla vita frenetica. L’amore è accanto a te, respira vicino a te. Fermiamoci per vederlo quest’amore e scopriremo che è molto di più del tanto male che invece vediamo. Quanti gesti d’amore noi li compiamo ogni giorno senza che ci rendiamo di che cosa generano nel cuore degli altri. Quante volte abbiamo compiuto un gesto che è rimasto nel cuore della persona che abbiamo donato il nostro amore. Dopo tanto tempo questa persona è tornata dicendo “grazie per quello che hai fatto per me”. Amare? Direi di “si” è il valore più grande che possediamo e allora non smettiamo di farlo.