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domenica 12 aprile 2020

Caro amico ti scrivo ...

Foto di Roberto Pautasso

"Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po" (non scrivo solo agli amici ma anche a mia sorella, nipoti e parenti).Così inizia una canzone di Lucio Dalla che avevo usato il testo per gli auguri di Natale. Però oggi uso solo le prime parole per scrivere singolarmente a ciascuno di voi. La vita ti riserva sempre tante sorprese e anche questa di rimanere in casa che nessuno di noi pensava. Da questa esperienza abbiamo scoperto valori che avevamo perso nella nostra quotidianità. 
Caro amico ti scrivo, pensando ai valori della vita. 
Caro amico ti scrivo, che trovare il tempo di ascoltare e comunicare è un valore.  
Caro amico ti scrivo, per dire quanto sono importanti i momenti che si vivono insieme nella vita. Noi non siamo nati per stare da soli ma Dio ci ha fatti per vivere la comunione con Lui e con i fratelli. 
Caro amico ti scrivo, che se anche tante volte non arrivano notizie di te io mi ricordo pensando che stai bene
Caro amico ti scrivo, perché l'amicizia è importante ci aiuta nella vita ad andare avanti e non fermarci alle difficoltà, perché ci sei tu che mi accompagni con il tuo affetto. 
Caro amico ti scrivo, per dirti che siamo a Pasqua e che se anche siamo chiusi in casa, Gesù è risorto non è rimasto nella tomba. Anche per noi verrà il giorno che usciremo dalle nostre case e allora caro amico sarà festa perché ci sarà la gioia di poterci vedere e condividere la vita. 
Caro amico ti scrivo non buttiamo via quello che abbiamo di positivo per i nostri orgogli ma sappiamo amare per il mandato che Gesù ci ha dato "amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato. Non c'è amore più grande di questo dare la vita per gli amici". 
Caro amico ti scrivo che tu sei quel valore della mia vita e che voglio custodire. Non mi resta che augurarti Buona Pasqua tuo Marco. 
N.B. La foto che vedi è stata fatta da un volontario di Outsider e poi ritoccata e mi è arrivata ieri e la condivido con tutti voi. 

venerdì 3 aprile 2020

CARO PAPA FRANCESCO TI SCRIVO PER DIRTI UNA COSA IMPORTANTE ...



Caro Papa Francesco ti scrivo questa lettera, pensando che tu possa leggerla, per dirti grazie per quel bellissimo gesto che hai fatto camminando da solo nella piazza san Pietro vuota. Rappresentavi tutti noi soli nelle nostre case. Anche se qualcuno a qualcosa da dire non importa, sono persone che non capiscono il significato, perché sono superficiali. Oggi ti scrivo perché in questi giorni meditavo il capitolo primo del vangelo di Giovanni. Il cosiddetto prologo. Nei primi versetti si dice: “In principio c’era colui che è “la Parola” Egli era con Dio. Egli era Dio. Egli era dal principio con Dio. Per mezzo di Lui Dio ha creato ogni cosa. Senza di lui non ha creato nulla. Egli era la vita e la vita era la luce per gli uomini. Quella luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta” Gv 1, 1-5.

Sai Papa Francesco mi ha colpito molto questo, nonostante le tante volte che ho meditato, perché oggi mi ha detto una cosa particolare. Qui si parla di Gesù che è la vita del Padre, come i figli sono la vita dei genitori, perché sono stati generati da un amore. Dio che è Padre genera Gesù il Figlio che è la sua vita e il tutto di Lui. Gesù vita-luce, non solo del Padre ma anche degli uomini, perché ci è stato messo nelle nostre mani. Quello che Dio aveva di più caro l’ha dato a noi, ha posto nelle nostre mani Gesù. Noi che cosa ne abbiamo fatto di Lui? Come ci siamo comportati con questo dono unico e meraviglioso? L’abbiamo messo in croce, perché non ci piaceva quello che diceva di Dio che è Padre, che perdona i nostri peccati e li dimentica. Il dono più bello che è stato fatto nella nostra vita l’abbiamo fatto fuori, perché pensavamo di fare a meno di Lui. Oggi stiamo vivendo un momento di tenebra, di paura e Lui che ci è stato donato è la luce che sconfigge le tenebre. Dove è Lui in questo momento? Caro papa Francesco noi uomini abbiamo pensato che potevamo fare a meno dell’amore di Dio e del suo Figlio. Ci accorgiamo che siamo deboli, incapaci davanti a un virus perché mette in risalto la nostra fragilità. Il Padre ci ha donato Gesù perché è la nostra forza, la nostra luce, il nostro coraggio, il nostro essere figli di un Padre. Speriamo Papa Francesco che questo momento faccia riscoprire il dono che ci è stato fatto e impariamo a custodirlo e donarlo gli uni gli altri.

#papafrancesco #luce #vita #dio #padre #gesù #dono #figlio #francesco #papa #coraggio #imparare #altri #donarlo #noi #genera #marcorizzonato


giovedì 26 marzo 2020

MAURO MORANDI 81 ANNI VIVE DA 31 ANNI DA SOLO IN UNA PICCOLA ISOLA IN SARDEGNA DA EREMITA





Introduzione
Una donna saggia che viaggiava attraverso le montagne trovò una pietra preziosa in un ruscello. Il giorno dopo trovò un altro viaggiatore che stava morendo di fame e la donna saggia aprì la borsa per condividere il suo pasto. L’affamato viaggiatore vide la pietra preziosa e chiese alla donna se gliela dava. La donna lo fece senza esitare. Il viaggiatore partì, compiacendosi della sua buona fortuna. Sapeva che la pietra valeva sufficientemente per dargli sicurezza per tutta la vita. Ma qualche giorno più tardi tornò a restituire la pietra alla donna saggia. “Ho riflettuto” disse “sul valore della pietra, ma te la restituisco con la speranza che tu mi possa dare qualcosa di ancora più prezioso”. Poi aggiunse: “Dammi quello che hai dentro di te che ti ha permesso di regalarmi la pietra”.
Oggi voglio presentarvi la storia di uomo Mauro Morandi 81 anni, che la Tv americana CNN ha raccontato della sua vita nell'isola di Budelli in Sardegna. Sono trentanni che che vive da eremita in questo posto meraviglioso. Guardate il video per capire la sua vita. Noi saremmo capaci di fare una scelta di questo genere? Buona visione ciao Marco.



domenica 15 marzo 2020

A CHE COSA SERVE IL SILENZIO?







IL GRANDE SILENZIO
Che valore può avere il silenzio nella nostra vita? Siamo capaci di rimanere in silenzio? La situazione attuale ci ha posto in un silenzio che fa riflettere e pensare su tante cose della vita e ribadisco il primo di tutti è il RISPETTO del prossimo e del lavoro che il personale sanitario sta facendo. Il silenzio ci porta a tre atteggiamenti:
  1. Ascolto di se stessi. Quando siamo in silenzio possiamo metterci in ascolto di noi stessi, del nostro cuore, alla scoperta di chi siamo, cosa desideriamo e dove vogliamo andare;
  2. Ascolto degli altri: quante volte ci mettiamo in un vero ascolto degli altri? Presi dalla frenesia della vita ci troviamo di non sapere ascoltare. Oggi tutto è fermo e possiamo stare in ascolto di chi ci parla e vuole dirci che cosa sta vivendo, la sua storia, i suoi desideri e le sue aspettative;
  3. Ascolto del creato: anche la natura gli animali che stanno intorno a noi hanno qualcosa da dirci in questo momento che la vita ci ha fermato. Ascoltiamo che cosa vogliono dirci e capiamo se siamo stati capaci di rispettarli.

Non per ultimo ci sarebbe un’altro ascolto che è quello di DIO. Da millenni Dio ci parla attraverso la sua Parola, ma noi non siamo stati capaci di ascoltarlo di capire quello che voleva dirci. Eppure Lui è rimasto in costante ascolto di noi, ma noi non ci siamo rivolti a Lui pensando di dimenticarci di Colui che ogni giorno ci insegnava e ancora oggi ad amare. Il silenzio è d’ORO non dimentichiamolo e non avremo paura di questo tempo se sapremo metterci in ascolto di quello che Dio vuole dirci in tutto questo. Dopo non sarà più come prima, ma qualcosa cambierà dipende da noi. Ciao buona serata di ascolto.  











domenica 22 dicembre 2019

E' Natale Gesù. Noi uomini dove ti abbiamo messo?





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Natale! Ogni anno arriviamo a questo momento. Tutti corriamo perché dobbiamo pensare ai regali da fare alle persone che ci teniamo di più. Tutti gli anni ci mettiamo nel pensare che cosa dobbiamo fare di regalo alle persone. Se pensiamo che il dono più bello a Natale sia quello che già viviamo tutto l’anno amando chi ci sta accanto. Amare non è facile, quando pensi alle persone che ti hanno voltato le spalle, che non hanno saputo fermarsi e chiederti che cosa stava succedendo nella tua vita. Quante persone in quest’anno sono sparite senza una spiegazione e un motivo, semplicemente sparite. Tu ti chiedi il motivo di quest’atteggiamento, ma non trovi nessuna spiegazione. Eppure erano persone che ti avevano detto di volerti bene. Allora mi sono chiesto quale bene, oppure se era vero bene. Natale per me è la venuta di Gesù che ogni giorno mi dà il coraggio di affrontare questa vita, che ogni giorno mi mette dentro la gioia di andare avanti e amare. Allora per me Natale non è il 25 dicembre ma ogni giorno dell’anno quando Gesù nasce dentro di me. Caro Gesù non so quanti ti accoglieranno nella loro vita. Oggi per tanti non esisti più, altre cose hanno occupato il tuo posto. Io mi ritengo fortunato di averti con me, tu sei il più bel regalo che potevo avere nella mia vita. Vorrei poterlo donare questo grande dono, ma mi accorgo che tante volte le persone non comprendono questo dono anzi lo rifiutano. Questo mi crea sofferenza perché pensa alla vita di chi non ti desidera e il giorno in cui la vita ti chiede qualcosa di più come potranno affrontare le difficoltà. Eppure Gesù tu non hai un prezzo, non c’è bisogno di prenotarti, pensando che sei unico. Invece il resto profumi cellulari qualsiasi cosa vediamo in Tv ha un costo. Che strano tu che sei AMORE e gratuito non ti cercano il resto che si paga facciamo la fila nei negozi. Che peccato Gesù non sanno che cosa si perdono. Buon Natale sappi che a casa mia c’è posto e sarai accolto sempre con amore.  




















martedì 19 novembre 2019

LA PORTA CHIUSA


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Non vi è mai capitato che nella vita eravate davanti a una porta chiusa che rappresentava ideali che volevate realizzare? Io spesse volte mi è capitato. Mi è capitato nella mia vita di stare davanti a questa porta chiusa e continuavo nel bussare con la speranza che si aprisse e invece proprio niente, non mi accorgevo che bastava girare la testa e accorgermi che dall'altra parte c'era una porta aperta. Quante volte nella nostra vita eravamo convinti che quello che stavamo facendo avrebbe portato dei risultati. Invece ti accorgi che molte volte i risultati non arrivano perché bisogna cambiare strategia. Dico questo perché in questo tempo mi sto accorgendo che devo voltarmi da un'altra parte dove c'è una porta aperta che Dio mi offre e che oltre quella porta troverò la risposta a tante domande. Nel vangelo di Giovanni Gesù dice: "Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza (Gv 10,7-10)". Lui è quella porta aperta. Ciao buona serata. 





















domenica 13 ottobre 2019

Hai gli occhi di tuo padre e il sorriso di tua madre


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Ciao guardate questa bellissima foto di un manifesto spagnolo che da un senso di bellezza, felicità e semplicità di questa immagine di un ragazzo con SD e il manifesto dice: “Hai gli occhi di tuo padre e il sorriso di tua madre. Tante volte non ci rendiamo conto dei valori che abbiamo intorno a noi. Queste sono le persone con disabilità sanno trasmetterti qualcosa che solo loro possono fare. Venerdì in carcere abbiamo avuto un momento di confronto con le persone in detenzione per capire come continuare il progetto. A metà dell’incontro una delle persone con disabilità si è alzata ed è andata ad abbracciare i detenuti per fargli capire che era contenta di stare con loro. Un gesto straordinario fatto di purezza e bellezza. Noi non possiamo farlo: loro sì perché sono unici. Scopriamo la bellezza di queste persone che attendono di essere accolte in questa società che ancora oggi non fa abbastanza per loro.

domenica 22 settembre 2019

Ciao a tutti scusate il silenzio di queste settimane, ma troppi impegni mi impediscono di dedicare il tempo a facebook. In queste ultime settimane ho presentato il libro con Debora Sgro “Che cosa bolle in cella?” alla festa de l’Unità. Devo dirvi deludente per il caos che c’era e che mi sembrava la gente interessata più al cibo che ai contenuti di quello che dicevamo. Non importa tutto questo fa notare una squarcio della nostra umanità. Giovedì scorso, come avrete visto dalle foto, sono stato a Vinovo alla Biblioteca comunale alla presenza del Sindaco Gianfranco Guerrini e il Vicesindaco Maria Grazia Midollini che promosso l’iniziativa con Pino Borrelli che ringrazio per avermi aiutato nella presentazione del libro “Loro e (D)io”. Ho trovato un pubblico meraviglioso che per un’ora è rimasto attento alle cose che dicevo. Grazie e spero che con Vinovo possa nascere qualcosa di bello. 

Sabato come avete già visto sarò a Pianezza. Al di là di tutti questi impegni, ogni giorno combatto per dare dignità ai più piccoli a coloro che non hanno la possibilità di farsi sentire. A Vinovo un ragazzo con una disabilità fisica, che si sta laureando in lettere, mi ha detto che era felice di avermi ascoltato, per la passione, la serenità con cui porto avanti il mio impegno a favore delle persone con disabilità in questo mondo cattivo nei confronti dei più deboli. Credetemi che per me le parole di Lorenzo sono state un regalo meraviglioso fatte a  me e a Outsider che ogni giorno si impegna in questo faticoso cammino. Non è facile credetemi e come ho detto tante volte il sociale è in agonia, tante associazioni che fanno tanto bene sono in difficoltà economica e rischiano di chiudere. Io credo che è ora di scendere in piazza e farci sentire. Se tanti siamo in questa situazione uniamoci al fine di far sentire la nostra voce a coloro che sono sordi e ciechi e creano solo difficoltà. Noi come associazione versiamo continuamente le tasse al governo nonostante siamo in questa società facendo del bene. Lo trovate giusto? Spero che questo scritto non passi inosservato ma trovi qualcuno che abbia voglia con me e altri nel scendere in piazza e gridare il nostro dolore. Un abbraccio a tutti e buona settimana.  

martedì 18 giugno 2019

DISABILITA'?







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La disabilità. Se la conosci, non puoi più farne a meno. Penso di parlare a nome di tutti i volontari dell’Associazione Outsider e anche di chi opera in questo campo. L’incontro con loro ti cambia la vita, ti fa scoprire quei valori che non immagini. Loro ci sono, esistono, camminano, mangiano, vorrebbero una vita normale, lavorare, innamorarsi, uscire con gli amici. Non sempre però è così, perché ancora tanti ostacoli mentali e strutturali gli impediscono di vivere questa normalità. Con Outsider in tutti questi anni insieme a tutti, volontari, operatori e amici abbiamo sempre cercato di dare il meglio a loro. Questo però ha comportato un impegno economico non indifferente che tante volte non riusciamo a colmare perché essendo piccoli, non arrivano le donazioni come a grandi organizzazioni che hanno la possibilità di farsi conoscere. Tante associazioni locali fanno delle cose stupende e bisogna sostenerle altrimenti muoiono. Per noi la persona con disabilità è un dono che quando condividiamo la nostra vita con loro la gioia si moltiplica. Perciò vorrei dire a tutti, aiutateci in questa nostra missione di dare la possibilità alle persone disabili di avere un luogo, una realtà dove possono esprimersi, gioire, vivere, perché è un loro diritto. Ciao buona giornata Marco 




















sabato 15 giugno 2019

SIAMO NEL TEMPO DELLA DELUSIONE









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Non so se è una sensazione mia, ma vi state accorgendo che cosa accede intorno a noi. Stiamo vivendo un senso di delusione. Ieri parlavo con un volontario mentre andavamo in carcere e pensavo quante attese ci siano state in questi anni da parte sia del mondo politico o religioso. Promesse, proclami che tutto sarebbe cambiato, ma alla fine come siamo. Delusi perché la povertà aumenta, si fa fatica nel mettere via i soldi perché paghi una bolletta sia di luce sia di gas, metà è il consumo e l'altra metà tasse. Tutti gridano che dobbiamo diminuire le tasse e poi alla fine continuiamo nel pagarle come sempre. Da quando ho lasciato il Cottolengo, sto sperimentando sulla mia vita che cosa significa essere povero. A oggi non ho uno stipendio e devo dire se vado avanti, è grazie a tutti quelli che in questo momento mi stanno aiutando. In trentasette anni vissuti dentro il Cottolengo certo avevo il voto di povertà ma con la sicurezza di un istituto, oggi vivo la povertà e so che cosa significa che quando devi pagare le bollette, l’affitto bisogna avere i soldi altrimenti non riesci. Sto tentando varie vie. La cosa che mi stupisce di questi mesi è stata di vedere sparire molte persone che mi erano accanto che mi avevano detto non ti preoccupare noi ci siamo qualunque cosa hai bisogno dillo, manco gli auguri di Natale e Pasqua. L’essere umano è sempre imprevedibile, molte volte ti stupisce nella sua generosità, ma anche nella sua malvagità. L’esempio è con Gesù lo acclamano e appena dopo lo mettono in croce. Se non siamo capaci di prenderci cura prima di noi stessi nel rispetto della nostra vita non sapremo mai prenderci cura di chi ci sta accanto perché la nostra vita è un atto puro di egoismo e non di amore.  

giovedì 6 giugno 2019

UN GRIDO. WELFARE? DOVE STIAMO ANDANDO A FINIRE








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Buon giorno a tutti e grazie da parte di tutti gli Outsider per l'affetto che ci avete dimostrato in questi giorni. Non so se vi state accorgendo che cosa sta succedendo in Italia. Penso di si. Noi siamo una piccola Associazione che vive di donazioni e progetti e credetemi non siamo messi bene perché trovare chi ti dona i soldi a una piccola realtà è una grande impresa. Essendo però piccola non abbiamo soldi per farci pubblicità e farci conoscere come le grandi organizzazioni non profit e attirare donatori. Oggi in Italia il non profit è in agonia ci sono realtà che stanno morendo in silenzio e nessuno fa niente per salvarle. Scendiamo in piazza per la Tav. Scendiamo in piazza per l'ambiente. Il sociale che fa del bene al prossimo non possiamo scendere in piazza anche noi e farci sentire che stiamo male e che tutta la burocrazia e le difficoltà stanno uccidendo un Italia da 5.000.000 di volontari che fanno il bene ogni giorno? Perché dobbiamo continuare nel stare zitti e non dire che qualcosa deve cambiare di questo sistema. Alziamo la voce una volta per tutte e facciamo sentire che esitiamo e abbiamo bisogno di attenzione perché 5.000.000 di persone possano continuare ogni giorno nel fare il bene a questa nostra Patria. Buona giornata a tutti un abbraccio grande. 



















giovedì 30 maggio 2019

dove sta la differenza










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Nella nostra società plurale, multiculturale e multireligiosa l’identità non va negata ma rispettata e affermata: mai però contro gli altri, mai deve diventare un’ossessione mai deve essere escludente e mai deve nutrire paure e fobie verso chi è altro, diverso o straniero. (Enzo Bianchi)
Bisogna far attenzione di non lasciare manipolare le coscienze, ma avere la libertà di pensare ma nel rispetto del prossimo.







mercoledì 29 maggio 2019

Il compleanno









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Domani sarà il mio compleanno e oggi pensavo a come sono arrivato a questo compleanno.  La vita mi ha riservato quello che non mi aspettavo. Oggi vivo in povertà sperando che la Provvidenza  continui ogni giorno del darmi quello di cui ho bisogno. Saper credere anche quando non c'è più nulla, quando all'orizzonte è buio e sai che il sole deve sorgere. Per poter trasmettere la fede agli altri, bisogna prima viverla. In questi la grande delusione è stata da parte di tanti religiosi che ho condiviso la vita per tanti anni non si sono fatti mai più sentire, come se io non fossi mai esistito in quella realtà. Credetemi che è dura pensare che dopo 37 anni dover cambiare totalmente la tua vita. Questo sarà il mio compleanno domani sereno, ma con sofferenza nel cuore. Non stupitevi mai di come l'essere umano si trasforma e ancor più quando dovrebbe testimoniare altro invece manca la coerenza. Scusate questo mio sfogo, ma sono stato in silenzio tutti questi mesi e dato che ormai sono 58 ho voluto condividere questa ferita nel cuore. Un abbraccio a tutti e grazie a tutti quelli che in questo tempo mi sono stati vicini. 



















sabato 18 maggio 2019

I perché della vita





Quante volte ci siamo trovati di fronte alle situazioni della vita difficili da comprendere. Io ormai con i miei 57 anni, molte volte mi sono posto le domande del perché la vita stava andando in modo diverso da quello solito. Quante volte mi sono trovato di fronte e responsabili religiosi che non capivano nulla e sostenevano di possedere la verità. Nei miei 37 anni al Cottolengo ho combattuto perché i più poveri potessero avere la possibilità di una vita normale. Molte volte mi sono scontrato con i vertici di quella realtà che ogni volta hanno sempre cercato di bloccarmi in nome di un'autorità. Papà Francesco combatte ogni giorno per cambiare questa Chiesa di potere a una Chiesa di servizio. Molte volte nella vita religiosa si tace per paura e non si ha il coraggio di dire la verità. Nel momento però che vuoi dire quello che pensi, stai certo che entrerai nella lista nera. Diverse persone consacrate nel percorso della mia vita mi hanno pugnalato dietro le spalle facendomi il sorriso e poi dietro la guerra. In alcuni ambiti della Chiesa si è smesso di amare come ci ha chiesto Gesù. Egli non ha mai usato il suo "potere" di essere Figlio di Dio, ma sempre è stato umile. Perché tanta gelosia nelle nostre relazioni. Mi chiedo il rispetto e il riconoscimento del valore dell'altro. Vi siete mai chiesti perché tante persone si comportano in un certo modo? Durante la nostra quotidianità incontriamo persone con tipologia di caratteri diversi. Quanta responsabilità nell'educare un bambino. Se io come genitore educo male, quel bambino crescerà male e io sarò responsabile nei confronti dell'umanità di tutto ciò. Questo posso dirlo dopo 19 anni di esperienza in carcere. Quando di fronte hai persone che hanno compiuto 70, 100, 130 delitti. Ci poniamo questa domanda. Perché? Di chi è la colpa. Sono domande che io ogni giorno cerco di dare delle risposte, ma ogni giorno vorrei impegnarmi per una società migliore. Un abbraccio a tutti. Buon sabato Marco.