sabato 4 gennaio 2020

“Le più belle opere degli uomini sono ostinatamente dolorose.”





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Le più belle opere degli uomini sono ostinatamente dolorose. Quando ho letto questa frase di André Gide scrittore nel 1800, mi ha colpito questo riferimento che le opere belle che gli uomini vogliono realizzare sono ostinatamente dolorose. Se guardiamo alla storia di chi ha lasciato delle opere meravigliose dagli artisti, ad architetti o Santi, sono persone che hanno sofferto molto per quello che stavano costruendo. Che cosa vuole dire. Perché dobbiamo soffrire quando facciamo qualcosa di bello. Pensiamo alla maternità il più grande capolavoro che esiste, è pieno di gioia ma anche di grande sofferenza. La nascita di un bambino è il più grande capolavoro al mondo. Eppure noi esseri umani di questo capolavoro molte volte compiamo gesti e azioni abominevoli. L’essere umano nella sua capacità arriva a uccidere l’Altro che gli sta di fronte fisicamente e anche moralmente. Pensiamo alle parole pronunciate come feriscono e uccidono. Noi possiamo fare a meno degli altri? Ho sentito citare questa frase di Aristotele che dice: “Se uno entra in una città e pensa di fare a meno degli altri o è bestia o è dio”. Sono parole forti di Aristotele che però ci affermano la verità che solo nel metterci in relazione con l’altro viviamo una dimensione di un’opera che noi possiamo realizzare. Ognuno di noi può compiere queste opere di relazioni. Pensiamo a quanto bene possiamo fare nel mondo nel momento in cui creiamo un’opera di relazione dove c’è anche la dimensione dolorosa, ma alla fine vince e crea una società migliore nel rispetto delle persone che ci stanno accanto. Chi inquina, chi distrugge, chi uccide si crede superiore agli altri non alla pari. L’amore insegnato da Gesù nasce nel sacrificare la vita. Lui è l’Opera per eccellenza perché è stata ostinatamente dolorosa sulla croce. Grazie buona serata Marco.