mercoledì 8 aprile 2020

Carissimo Presidente del Consiglio Giuseppe Conte


Carissimo Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Voglio immaginare che lei riceva questa mia lettera anche se so che non la leggerà mai. Voglio però dirle quello che porto nel cuore. Il Presidente Mattarella nel 2017 mi ha conferito l'Onorificenza di "Ufficiale della Repubblica Italiana" perciò da quel momento sento dentro di me una grande responsabilità civile, perché la gente mi guarda come esempio e non devo comportarmi in maniera diversa da quello che ogni giorno ho sempre fatto nella mia vita, che è quello di aiutare gli altri. Ogni giorno cerco di riporre la fiducia nelle Istituzioni pubbliche e in chi le guida, perché credo che è una grande responsabilità che voi  avete verso Dio e verso gli uomini per le scelte che ogni giorno fate per il bene comune. Certamente nel suo mandato Lei si è trovato in questo momento di fronte a un grande problema: quello di tutelare la salute degli italiani cercando di non causare danni economici. Credo che agli Italiani è stato chiesto un grande sacrificio. Penso alle famiglie con bambini, penso a chi a genitori anziani che non può avvicinarsi, penso alle famiglie con figli disabili, penso alle tante persone sole malate, a chi non ha più un lavoro. Credo che anche Lei avrà nella sua mente queste categorie e nel momento in cui ha dovuto firmare un decreto ci ha pensato diverse volte. Carissimo Presidente torneremo alla normalità ma le vorrei chiedere che quando arriveremo a questa normalità spero che tra politici la smettano di litigare pensando di avere la verità solo da una parte. Siamo tutti a servizio di una comunità che ogni giorno ha dei bisogni. Le chiedo di avere più attenzione alle categorie fragili perché abbiano la dignità di vivere in un pese democratico dove i diritti sono rispettati. Le chiedo di avere attenzione al mondo sanitario ai Medici, Infermieri, Os tutti coloro che operano nel mondo della salute che non siano sottopagati ma che per il lavoro che fanno abbiamo uno stipendio dignitoso. Loro ogni giorno si sacrificano, come hanno sempre dimostrato, per il bene degli altri e molte volte sono anche trattati male.


 Caro Presidente Conte noi cittadini abbiamo bisogno di vedere voi a Roma uniti e non in guerra. Ognuno metta le sue capacità a servizio della Nazione perché se in Senato e alla Camera non andate d'accordo, siamo noi che paghiamo le conseguenze dei disaccordi politici e Istituzionali. Siamo stanchi di parolai di gente che declama soluzioni in tasca e poi non è capace di fare gesti concreti. Mi creda siamo stanchi nel sentire nei telegiornali che non andate d'accordo. Mi permetto di darle un piccolo suggerimento, partite dai nostri bisogni e cercate di trovare le soluzioni migliori per rispondere al lavoro, alla sanità, alla scuola... Noi ci stiamo sacrifichiamo per questa nazione. Solo se ognuno metterà il suo impegno avremo l'Italia che mette al centro la Persona con i suoi bisogni e non gli interessi di partito o personali.  Chi si è candidato per entrare nei palazzi romani, regioni e comuni deve ricordarsi ogni giorno, come faccio io, che siamo a servizio degli altri e non di noi stessi. Grazie per il suo impegno e spero che lei possa attuare questo sogno, con riconoscenza Marco Rizzonato  

#politica #giuseppeconte #senato #camera #cittadini #diritti #unità #persona #italia